Zeus e la tartaruga - Esopo

Anna Mercurio 2 Maggio 2023
Morale della favola: non chiudiamoci nel nostro piccolo mondo; usciamo, allarghiamo i nostri orizzonti e relazioniamoci con gli altri.
Da millenni le favole di Esopo sono lette in tutto il mondo. Ognuno di noi ha sentito parlare almeno una volta delle fiabe di questo famoso scrittore e poeta greco che con le sue storie ha insegnato a intere generazioni l'importanza di essere gentili, altruisti e generosi. In questa pagina potrete leggere di quando Zeus invitò la tartaruga alla sua festa.

Tanti anni fa gli dei governavano sulla Terra e tutti gli animali vivevano in pace. A loro piaceva osservare i benefici del creato. Amavano i fiori, gli alberi, i fiumi e le montagne. A quei tempi, spesso si organizzavano feste dove gli animali si riunivano per celebrare quella perfezione.

Un giorno Zeus organizzò una grande festa e invitò sul monte Olimpo tutti gli animali del pianeta. Uccelli, rettili, insetti, anfibi, mammiferi, pesci, furono tutti convocati. Alla notizia, gli animali scoppiarono di gioia e iniziarono a pensare a cosa avrebbero indossato per l'occasione.

"E tu, tartaruga, cosa indosserai? Dobbiamo fare bella figura con Zeus", disse un'ombrina alla testuggine mentre dalla foce di un fiume stava per salire verso il cielo.

"Non andrò alla festa", fu la risposta laconica della tartaruga.

"E perché no?" chiesero in coro i suoi amici. Uno di essi, osservò: "In questo modo offenderai il più importante degli dei". Un'altro, disse: "Tutti noi non vediamo l'ora di andare alla festa. Balliamo, mangiamo e stiamo tutti insieme. Non vuoi divertirti?"

"Preferisco restare al sicuro nel mio guscio", sottolineò la tartaruga: "non mi fido degli altri animali... no, sto bene qui".

Tutti gli animali si presentarono alla grande festa di Zeus e si divertirono moltissimo. Soltanto la tartaruga rimase sulla Terra e quando il dio notò la sua assenza, ci rimase molto male. Il giorno dopo andò a cercarla per chiederle il motivo.

"Perché non ti sei presentata alla mia festa?" Chiese Zeus alla tartaruga.

"Non c'è niente di meglio della mia casa!" Rispose la tartaruga con tono sfrontato.

Sentendo ciò, Zeus si arrabbiò molto ed esclamò: "Sciocca creatura! Come puoi disprezzare le mie attenzioni? Poiché ti piace così tanto stare nel tuo guscio, d'ora in poi dovrai portarlo sulle tue spalle giorno e notte senza riposo."

Da quel giorno, ancora oggi, tutte le tartarughe nascono con un carapace sulla schiena e non possono più uscirne.
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