Breve riassunto di Don Chisciotte della Mancia

Anna Mercurio 4 Aprile 2023
Don Chisciotte è il personaggio che risveglia l'eroe che vive dentro di noi sollecitandoci a cercare un modo di vivere più alto.
Dopo aver scritto il romanzo "El Ingenioso Hidalgo Don Quijote de la Mancha" (L' ingegnoso gentiluomo Don Chisciotte della Mancia), lo scrittore spagnolo Miguel de Cervantes lo pubblicò nel 1606 ed ebbe subito un gran successo. Tradotto in ben 22 lingue, il libro diventò uno dei testi più famosi della letteratura spagnola nel mondo.

Circa dieci anni più tardi, forse per mettere a tacere la critica di chi lo biasimava per aver dissacrato la tradizione cavalleresca spagnola, l'autore pubblicò un secondo racconto, dove alla fine l'eroe morirà. Di seguito, un breve riassunto liberamente tratto sia dalla prima che dalla seconda parte del romanzo.

Il protagonista della storia è Alonso Quijano, un gentiluomo spagnolo di circa cinquant'anni, descritto come forte nel corpo e dall'aspetto asciutto, che perde il senno per aver letto molti libri di cavalleria. Egli crede che le avventure ivi descritte raccontino storie vere, decide così di armarsi da cavaliere errante, inteso a difendere la giustizia.

Per diventare l'eroe del libro, Alonso decide di cambiare il suo nome in Don Chisciotte della Mancia, quindi, trasforma il suo asino in un destriero che chiama "Ronzinante", e la sua innamorata, un'umile contadina di nome Aldonza Lorenzo, in una nobile fanciulla a cui dà il nome di Dulcinea del Toboso.

Poiché nei libri cavallereschi c'è scritto che un cavaliere errante dev'essere nominato dal padrone di un castello, Don Chisciotte indossa un'armatura tramandatagli dai suoi antenati e si reca in una locanda (che la sua fantasia trasforma in un grande maniero), ricevendo dall'oste l'agognata investitura. Comincia così a compiere le prime eroiche imprese, ma dopo aver infastidito alcune persone, riceve subito un sacco di legnate.

Dopo una breve convalescenza, riprese le forze, Don Chisciotte ricomincia il suo vagabondare in cerca di avventure. Questa volta si sceglie un uomo semplice e ingenuo come suo fedele scudiero e compagno con cui condividere la sua nuova vita, promettendogli ricchezza e potere in cambio dei suoi servizi. Quest'uomo risponde al nome di Sancio Panza.

In tutte le sue battaglie, Don Chisciotte confonde la realtà con la finzione. Scambia alcuni burattini per demoni; i mulini a vento gli sembrano dei giganti; confonde dei preti per rapitori di donne, poi attacca un gregge di pecore che aveva scambiato per un esercito armato. Purtroppo per lui, arrivano i contadini che gliele suonano di brutto. Nella colluttazione gli cadono i denti incisivi, per questo motivo è chiamato "Il Cavaliere dalla trista figura".

Insomma, ad ogni sua uscita, Don Chisciotte torna a casa sconfitto e bastonato. Alla fine della seconda parte, il nostro eroe si ammala di febbre. Dopo alcuni giorni, riprende conoscenza e gli ritorna il senno. Fa testamento, si confessa e muore.

Che cosa ci insegna questa storia?

Don Chisciotte è un racconto che ha fortemente influenzato la letteratura moderna. È l'eroe di chi ogni giorno affronta senza paura una nuova battaglia consapevole che la perderà. È l'ispanico hidalgo che ci insegna ad essere cauti e riflessivi, perché ci fa capire che a volte i sogni possono essere miraggi che ci allontanano dalla realtà.

Per finire, direi che siamo tutti un po' Don Chisciotte.
LibriStorie
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