Breve storia di Aladino e la lampada magica

Gennaro Langella 9 Febbraio 2022
Morale della favola: La disonestà non paga mai. Nella vita non ci sono scorciatoie per arricchirsi. Il cuore puro vince sempre.
Questa è la breve storia di Aladino e la lampada magica, un riassunto liberamente tratto dalla raccolta di racconti anonimi della tradizione araba, dal titolo "Le mille e una notte"; un libro che racchiude alcune famose favole in lingua originale e che hanno radici molto antiche. Si tratta di narrazioni fantastiche che ci trasportano con la mente in terre lontane, raggiungibili volando su un tappeto magico, seguendo le avventure di coraggiosi eroi mediorientali, tra cui: Aladdin, Sinbad il marinaio e Ali Babà e i quaranta ladroni.

L'insegnamento, nelle avventure di Aladino e la lampada meravigliosa, lo troviamo soprattutto nel viaggio interiore del suo protagonista che dall'ingenuità e immaturità della giovinezza passa alla responsabilità e la saggezza della vita adulta. Questo che segue ne è un riepilogo molto breve.

Riassunto: Un giovane molto povero di nome Aladino va a lavorare presso un mago malvagio che finge di essere il fratello del padre defunto e gli chiede di aiutarlo a recuperare una vecchia lampada a olio. I due s'incamminano verso una "grotta incantata", che imprigiona chi vi entra. Tradito dal cattivo stregone, Aladino rimane rinchiuso nella grotta, ma riesce a tenere con sé la lampada e scopre che può evocare un genio che ha il compito di esaudire i desideri della persona che ha in mano la magica lampada.

Con l'aiuto del genio della lampada, Aladino diventa molto ricco e potente. A un certo punto, conosce e sposa la principessa Badrulbudur, figlia del gran sultano del Catai. Quando tutto sembra che vada per il meglio e la vita scorre felice, il malvagio stregone ritorna e riesce a farsi consegnare la lampada dalla moglie di Aladino (che ne ignorava i poteri), e la rapisce.

Intanto, Aladino scopre che un altro genio, anche se meno potente di quello della lampada, può essere evocato strofinando un anello che il mago malvagio gli aveva dato durante il suo tradimento iniziale. Aiutato dal genio del magico anello, Aladino mette del sonnifero nel vino e ne fa bere un bicchiere allo stregone il quale si addormenta.

Dopo aver liberato Badrulbudur e recuperato la lampada magica, Aladino e sua moglie ritornano a casa loro. Una volta giunti al palazzo, chiedono al genio della lampada di rinchiudere il mago in una prigione (dalla quale non riuscirà mai più a fuggire).

Finale della storia:

Aladino e la principessa Badrulbudur vivranno felici e contenti regnando per molti anni sulle loro terre in modo giusto e generoso. Il loro popolo li ricorderà per sempre per la loro gentilezza e semplicità.
AnonimoFavole
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