Gli ultimi tre desideri di Alessandro Magno
Gennaro Langella 14 Aprile 2020
Durante la sua breve vita, Alessandro Magno fu temuto e rispettato. La sua scomparsa lo rese leggenda.
Dopo aver conquistato mezzo mondo, Alessandro Magno stava tornando a casa. Sulla strada, una malattia lo portò in pochi giorni al decesso. Con la fine della sua vita davanti, Alessandro si rese conto di come tutte le sue conquiste, il suo poderoso esercito, la sua spada affilata e tutte le ricchezze che aveva accumulato, non avessero più alcuna importanza.
Probabilmente, il grande condottiero macedone desiderava raggiungere la sua casa per vedere il volto di sua madre e offrirle l'ultimo addio. Ma dovette accettare il fatto che la sua fine era vicina e che non avrebbe avuto il tempo di raggiungere la sua patria lontana.
Il potente conquistatore giaceva sfinito, in attesa di esalare il suo ultimo respiro. Chiamò i suoi generali e disse loro: "Presto lascerò questo mondo, ho tre desideri che dovrete esaudire per me". Con le lacrime agli occhi, i generali accettarono di soddisfare le ultime tre richieste del loro re.
"Come mio primo desiderio voglio che soltanto i miei medici portino la mia bara. Il mio secondo desiderio è che quando il mio feretro sarà sceso nella tomba, il percorso che conduce al cimitero sia cosparso di oro, argento e pietre preziose che ho raccolto nelle mie conquiste. Il terzo e ultimo desiderio è che entrambe le mie mani rimangano penzolanti dalla bara in modo che tutti le vedano." Le persone che si erano radunate intorno al capezzale di Alessandro si meravigliarono degli strani desideri del loro re. Ma nessuno osò fare domande. Soltanto uno dei generali, si avvicinò e disse: "Oh mio re, ti assicuro che tutti e tre i tuoi desideri saranno soddisfatti. Ma, dimmi, per quale motivo hai fatto delle richieste così strane?"
Alessandro fece un respiro profondo e disse: "Voglio che il mondo conosca le tre lezioni che ho appena appreso:
La gente deve rendersi conto che non c'è nessun medico su questa Terra che può guarire chiunque, anche se è ricco e potente. L'oro, l'argento e i preziosi sparsi sul sentiero che porta al cimitero, affinché le persone sappiano che non potrò portare con me le mie ricchezze. Le mie mani fuori dalla bara serviranno a far vedere a tutti che quando sono venuto in questo mondo avevo le mani vuote e a mani vuote lascerò questo mondo." Con queste parole, Alessandro Magno chiuse gli occhi lasciando che la Nera Mietitrice si impossessasse del suo ultimo alito.
Probabilmente, il grande condottiero macedone desiderava raggiungere la sua casa per vedere il volto di sua madre e offrirle l'ultimo addio. Ma dovette accettare il fatto che la sua fine era vicina e che non avrebbe avuto il tempo di raggiungere la sua patria lontana.
Il potente conquistatore giaceva sfinito, in attesa di esalare il suo ultimo respiro. Chiamò i suoi generali e disse loro: "Presto lascerò questo mondo, ho tre desideri che dovrete esaudire per me". Con le lacrime agli occhi, i generali accettarono di soddisfare le ultime tre richieste del loro re.
Alessandro fece un respiro profondo e disse: "Voglio che il mondo conosca le tre lezioni che ho appena appreso: