Sei il mio raggio di sole
Gennaro Langella 22 Gennaio 2020
Questa è la storia di un miracolo compiuto dalla canzone "You Are My Sunshine" (Sei il mio raggio di sole), che il fratello cantò alla sorellina morente.
C'è un episodio molto commovente che da qualche tempo gira in internet e che vi voglio raccontare. È la storia di una neonata che è venuta al mondo con gravi problemi di salute. I medici dissero ai suoi genitori che sarebbe morta, sennonché ...
Non appena Karen scoprì che stava arrivando un altro bambino, comunicò con dolcezza a suo figlio di 3 anni di prepararsi all'arrivo di un fratellino. Più in là scoprirono che si trattava di una femminuccia e tutti i giorni il fratello cantò per la sua sorellina nella pancia della mamma.
La gravidanza andò avanti normalmente, ma quando arrivarono i dolori per il travaglio, sorsero delle difficoltà durante il parto. Quella notte arrivò l'ambulanza a sirene spiegate. La bambina era nata con gravi complicazioni perciò fu trasportata con urgenza nel Reparto neonatale di terapia intensiva dell'ospedale St. Mary's, a Knoxville, nel Tennessee.
Passarono alcuni giorni e le condizioni della piccola peggiorarono. I medici dissero ai genitori che non c'era speranza, sollecitandoli a prepararsi al peggio. Mamma e il papà contattarono un'agenzia funebre in previsione delle esequie. Essi avevano preparato con tanta cura la stanza per la nuova figlioletta e ora organizzavano il suo funerale. Il fratellino continuava a chiedere di fargli vedere la sorellina. "Voglio cantare per lei", diceva.
Il piccolo insisteva, ma si sa che i bambini non possono entrare in terapia intensiva. Allora la madre lo vestì con abiti di taglia maggiore per farlo sembrare più grande e lo portò con sé in ospedale. L'infermiera del reparto se ne accorse e urlò: "Porti subito quel bambino fuori di qui! Non sono ammessi bambini in terapia intensiva."
Karen, che di solito aveva modi gentili con tutti, quella volta freddò letteralmente l'infermiera, guardandola con due occhi di ghiaccio. Con tono secco e deciso, disse: "Il bambino non va via di qui se prima non canta per la sua sorellina".
Arrivati al capezzale della sorellina che stava sul punto di perdere la sua battaglia per la vita, il fratellino cominciò a cantare con la voce pura di un bambino di 3 anni:
"Sei il mio raggio di sole, il mio unico raggio sole
Mi rendi felice quando il cielo è grigio
Non saprai mai quanto ti voglio bene
Per favore, non togliermi il mio raggio di sole"
In quel preciso momento la bambina ebbe una reazione. La frequenza cardiaca divenne regolare e costante. Il respiro affannoso si normalizzò. La piccola ora dormiva serena. Una lacrima bagnò il viso dell'infermiera.
La neonata cominciò subito a migliorare. I funerali furono disdetti. Pochi giorni dopo, la bambina stava abbastanza bene per tornare a casa. I medici del St. Mary's Hospital dissero che si era appena compiuto il miracolo.
Non appena Karen scoprì che stava arrivando un altro bambino, comunicò con dolcezza a suo figlio di 3 anni di prepararsi all'arrivo di un fratellino. Più in là scoprirono che si trattava di una femminuccia e tutti i giorni il fratello cantò per la sua sorellina nella pancia della mamma.
La gravidanza andò avanti normalmente, ma quando arrivarono i dolori per il travaglio, sorsero delle difficoltà durante il parto. Quella notte arrivò l'ambulanza a sirene spiegate. La bambina era nata con gravi complicazioni perciò fu trasportata con urgenza nel Reparto neonatale di terapia intensiva dell'ospedale St. Mary's, a Knoxville, nel Tennessee.
Passarono alcuni giorni e le condizioni della piccola peggiorarono. I medici dissero ai genitori che non c'era speranza, sollecitandoli a prepararsi al peggio. Mamma e il papà contattarono un'agenzia funebre in previsione delle esequie. Essi avevano preparato con tanta cura la stanza per la nuova figlioletta e ora organizzavano il suo funerale. Il fratellino continuava a chiedere di fargli vedere la sorellina. "Voglio cantare per lei", diceva.
Il piccolo insisteva, ma si sa che i bambini non possono entrare in terapia intensiva. Allora la madre lo vestì con abiti di taglia maggiore per farlo sembrare più grande e lo portò con sé in ospedale. L'infermiera del reparto se ne accorse e urlò: "Porti subito quel bambino fuori di qui! Non sono ammessi bambini in terapia intensiva."
Karen, che di solito aveva modi gentili con tutti, quella volta freddò letteralmente l'infermiera, guardandola con due occhi di ghiaccio. Con tono secco e deciso, disse: "Il bambino non va via di qui se prima non canta per la sua sorellina".
Arrivati al capezzale della sorellina che stava sul punto di perdere la sua battaglia per la vita, il fratellino cominciò a cantare con la voce pura di un bambino di 3 anni:
"Sei il mio raggio di sole, il mio unico raggio sole
Mi rendi felice quando il cielo è grigio
Non saprai mai quanto ti voglio bene
Per favore, non togliermi il mio raggio di sole"
In quel preciso momento la bambina ebbe una reazione. La frequenza cardiaca divenne regolare e costante. Il respiro affannoso si normalizzò. La piccola ora dormiva serena. Una lacrima bagnò il viso dell'infermiera.
La neonata cominciò subito a migliorare. I funerali furono disdetti. Pochi giorni dopo, la bambina stava abbastanza bene per tornare a casa. I medici del St. Mary's Hospital dissero che si era appena compiuto il miracolo.