Perché le falene volano intorno alla luce
Anna Mercurio 21 Aprile 2018
Ci sono delle luci che possono distrarci dalle cose importanti della vita senza che noi ce ne rendiamo conto.
Ero seduto nel mio studio l'altra sera, quando, improvvisamente, dalla finestra aperta è entrata una farfalla notturna probabilmente attratta dalla luce accesa. Si è messa a volare in tondo nel centro della stanza, facendo dei cerchi sempre più piccoli intorno al lampadario fino a quando ci ha sbattuto contro diverse volte. Beh, se al posto della lampadina ci fosse stata la fiamma di una candela, non so come sarebbe andata a finire. Dopo averla osservata per alcuni minuti, ho deciso di fare una ricerca sul perché queste farfalle volano intorno alla luce.
Per prima cosa, ho scoperto che si chiamano "falene" e che non sono affatto attratte dalla luce come pensavo, anzi, ne sono disorientate, e questa cosa ha demolito l'immaginario che si stava man mano modellando nella mia mente mentre osservavo l'insetto che formava una spirale intorno alla luce. Su internet ho appreso che le farfalle notturne e tutti gli altri insetti, per generazioni hanno imparato ad orientarsi con la luce naturale del sole al tramonto o con quella della luna, mentre le luci artificiali dell'uomo possono confonderle.
Uno studio su questi "lepidotteri" ha evidenziato che hanno la capacità di orientarsi attraverso l'angolazione del chiaro di luna che arriva ai loro occhi, così da mantenere un percorso rettilineo. Un meccanismo che le farfalle hanno sviluppato nel tempo e che permette loro di definire con precisione i percorsi migratori. Ciò che gli antenati delle falene non avevano previsto è che sarebbero arrivati gli umani ed avrebbero riempito il mondo di luci artificiali. A causa di questo, esse credono erroneamente che in qualche modo il sole o la luna abbiano cambiato posizione.
In poche parole, poiché la luce della luna è molto lontana, i suoi raggi colpiscono entrambi gli occhi della falena, stimolando tutte e due le sue ali che si muoveranno allo stesso modo. In questo caso volerà in linea retta. Se invece la fonte luminosa è molto vicina, la sua luce stimolerà maggiormente un solo occhio rispetto all'altro. Ciò, ovviamente, farà muovere più velocemente l'ala corrispondente. Questo procedimento sarà la sua rovina, perché la farfalla si limiterà a fare dei cerchi sempre più corti, fino ad arrivare alla fonte di luce.
A pensarci bene, non soltanto le falene possono essere facilmente distratte dalle luci artificiali, ma anche l'uomo. Per esempio, quante volte avete pensato che stavate facendo un ottimo lavoro, cioè, di "volare in linea retta", ma poi vi siete accorti che in qualche modo siete andati "fuori rotta" perché delle "luci artificiali" vi hanno disorientato.
Per prima cosa, ho scoperto che si chiamano "falene" e che non sono affatto attratte dalla luce come pensavo, anzi, ne sono disorientate, e questa cosa ha demolito l'immaginario che si stava man mano modellando nella mia mente mentre osservavo l'insetto che formava una spirale intorno alla luce. Su internet ho appreso che le farfalle notturne e tutti gli altri insetti, per generazioni hanno imparato ad orientarsi con la luce naturale del sole al tramonto o con quella della luna, mentre le luci artificiali dell'uomo possono confonderle.
Uno studio su questi "lepidotteri" ha evidenziato che hanno la capacità di orientarsi attraverso l'angolazione del chiaro di luna che arriva ai loro occhi, così da mantenere un percorso rettilineo. Un meccanismo che le farfalle hanno sviluppato nel tempo e che permette loro di definire con precisione i percorsi migratori. Ciò che gli antenati delle falene non avevano previsto è che sarebbero arrivati gli umani ed avrebbero riempito il mondo di luci artificiali. A causa di questo, esse credono erroneamente che in qualche modo il sole o la luna abbiano cambiato posizione.
In poche parole, poiché la luce della luna è molto lontana, i suoi raggi colpiscono entrambi gli occhi della falena, stimolando tutte e due le sue ali che si muoveranno allo stesso modo. In questo caso volerà in linea retta. Se invece la fonte luminosa è molto vicina, la sua luce stimolerà maggiormente un solo occhio rispetto all'altro. Ciò, ovviamente, farà muovere più velocemente l'ala corrispondente. Questo procedimento sarà la sua rovina, perché la farfalla si limiterà a fare dei cerchi sempre più corti, fino ad arrivare alla fonte di luce.
A pensarci bene, non soltanto le falene possono essere facilmente distratte dalle luci artificiali, ma anche l'uomo. Per esempio, quante volte avete pensato che stavate facendo un ottimo lavoro, cioè, di "volare in linea retta", ma poi vi siete accorti che in qualche modo siete andati "fuori rotta" perché delle "luci artificiali" vi hanno disorientato.