Il bambino e la tigre - Anonimo

Anna Mercurio 26 Marzo 2018
Morale della favola: Ci sono cacciatori e ci sono prede. È l'astuzia e la prontezza a decidere chi è il cacciatore e chi la preda.
C'era una volta un bambino di nome Kim, che viveva in un villaggio vicino alla foresta. Kim era l'unico figlio di suo padre e sua madre, perciò, era molto amato. Per questo motivo, spesso, se ne approfittava. Quando gli chiedevano di fare una cosa che non voleva fare, lui li ignorava. Quando invece gli dicevano di non fare qualcosa che voleva fare, puntava i piedi per terra.

Un giorno i suoi genitori dovevano assentarsi per l'intera giornata, la mamma lo avvertì di non andare nella foresta altrimenti gli animali selvatici lo avrebbero mangiato. Il ragazzino l'ascoltò, ma, come al solito, non seguì il suo consiglio.

Appena andarono via i genitori, Kim corse nella foresta a giocare. Improvvisamente si avvicinò una tigre. Lui la guardò fisso negli occhi. Il felino si stupì e gli chiese: "Ehi, piccolino, non hai paura di me?"

Il ragazzo rispose: "Perché sono piccolo, pensi che sia innocuo? Guarda che già ho ucciso un leone, un rinoceronte, e un elefante. Sono venuto qui per cercare una tigre, fortunatamente ti ho trovata." Sentendo ciò, la tigre ebbe paura e scappò via di corsa.

Uno sciacallo che passava da quelle parti, vide la tigre scappare e le urlò di fermarsi, quindi, le domandò: "Perché stai correndo?" La tigre rispose: "C'è un piccolo d'uomo molto potente laggiù, ha ucciso un leone, un rinoceronte, e un elefante, e adesso vuole uccidere me!"

Il furbo sciacallo aveva capito che quello era solo un trucco escogitato dal bimbo, così disse alla tigre: "Quel bambino ti ha detto una bugia, lo puoi uccidere facilmente. Adesso torna indietro e una volta che lo hai ucciso lo divideremo, 50% a me e 50% a te."

"No, non andrò!" Esclamò la tigre. "Non preoccuparti, leghiamo assieme le nostre code e andiamo tutti e due", disse lo sciacallo. La tigre fu d'accordo con lui e dopo aver fatto un nodo alle code, si avviarono in direzione del piccolo umano.

Quando Kim vide la tigre e lo sciacallo procedere verso di lui, si spaventò, tuttavia, raccolse tutte le sue forze e gridò: "Grazie, fratello sciacallo, mi stai portando la tigre, non dimenticherò mai il tuo aiuto, la ucciderò e tu potrai mangiare tutta la sua carne, perché io sono vegetariano."

Non appena la tigre lo sentì, scappò senza perdere un secondo di tempo, trascinandosi dietro l'astuto sciacallo, che sbatté la testa su una grossa pietra e morì.

Dopo di ciò, Kim tornò a casa. Quando tornarono i suoi genitori, raccontò tutto, piangendo. Dopo aver abbracciato la madre, disse: "Mamma, stavo per diventare il cibo di una tigre, non andrò più nella giungla, d'ora in poi seguirò i tuoi consigli."
AnonimoFavole
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