Elogio alla Neurochirurgia del Sant'Anna di Ferrara

Gennaro Langella 18 Novembre 2017
Spesso si ha la cattiva abitudine di non dare il giusto valore ai nostri connazionali che emergono nelle loro attività in campo internazionale.
In Italia abbiamo bravissimi medici che il mondo ci invidia. È il caso, quindi, di evidenziare il buon lavoro svolto dell'equipe medica del prof. Michele Cavallo, all'ospedale Sant'Anna di Ferrara, in merito al recente "awake surgery", l'operazione al cervello a paziente sveglio, eseguita su una donna mentre suonava il suo clarinetto.

Sul prof. Michele Alessandro Cavallo c'è da dire che è un rinomato neurochirurgo di fama mondiale, Primario del reparto di Neurochirurgia presso l'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara "Arcispedale Sant'Anna", nonché uno dei primi in Italia ad avere effettuato con successo un intervento al cervello a paziente sveglio.

A questo proposito, dopo che il dr Gennaro Capone (valente neurochirurgo del Sant'Anna di Ferrara, componente del team guidato dal prof. Cavallo), aveva condiviso un articolo di "Repubblica" sulla sua pagina di Facebook (a proposito dell'intervento effettuato sulla donna), nei commenti è dovuto intervenire personalmente il professor Pasquale de Bonis (uno dei nostri più autorevoli neurochirurghi, presente all'operazione), il quale, in risposta a una "nota leggera" di una sua collega, ha ribadito che l'intervento non è stato così semplice come ella pensava.

Cara Collega, mentre l'awake surgery è ormai standard in diversi centri la particolarità del caso in questione è che il task motorio-sensitivo del suonare il clarinetto è stato pensato ed utilizzato per il monitoraggio intraoperatorio dell'area sensitiva che, come sa, non è monitorabile. Infatti durante l'intervento, nonostante la stimolazione, non c'erano alterazioni dei SEP ma la paziente, in alcune fasi, sbagliava la esecuzione del brano per disturbi transitori della percezione e non del motorio. Se fa una ricerca su Pubmed noterà che il monitoraggio sensitivo (in questo caso facilitato da una probabile iper-rappresentazione corticale-sottocorticale, visto il lavoro del paziente) non è mai stato effettuato. Purtroppo i giornali prendono solo alcune parti della notizia, che è stata data in conferenza stampa.
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