Apro l'email e leggo che ...

Anna Mercurio 11 Ottobre 2017
Con la Catena di Sant'Antonio noi replichiamo le idee di qualcun altro, rischiando di estinguere le nostre.
Da qualche tempo a questa parte non si può aprire la nostra casella di posta elettronica senza trovare almeno una decina di fastidiosi messaggi. Per fortuna, la maggior parte di questa copiosa corrispondenza è innocua, a parte il fastidio, lo spreco di tempo e di spazio Web.

Scartati i messaggi contenenti i tentativi di truffe informatiche, o che possono causare dannosi guasti al nostro pc e, quindi, cestinato lo spam, rimangono le cosiddette Catene di Sant'antonio (in inglese chain letters), ancora più antipatiche, in quanto inviate da amici e conoscenti che, in quel momento, vorremmo mandare con tutto il cuore a quel paese.


Tra queste e-mail troviamo messaggi a sfondo religioso, con i quali ci annunciano fortune o disgrazie, sostenendo che qualcosa di terribile potrebbe accaderci se dovessimo spezzare quella Catena. C'è (per esempio), chi afferma che qualche miliardario originale offra 20 centesimi per ogni e-mail inviata. Coloro che cadono in questa trappola, cominciano a mandare messaggi a tutto andare, ad amici e contatti, chiedendo loro di fare altrettanto.

Poi, c'è quello che si preoccupa che a breve l'utilizzo di un certo Social, sarà messo a pagamento e chi invece ci avverte di astrusi attacchi alla nostra privacy, tipo questo qui sotto che ho trovato proprio questa mattina:
Dì a tutti i contatti della tua lista di Messenger di non accettare la richiesta di amicizia di Marcella Labelle Carradori. È un hacker e ha collegato il sistema al tuo account di Facebook. Se uno dei tuoi contatti lo accetta, verrai attaccato anche tu, quindi assicurati che tutti i tuoi amici lo conoscano. Inoltralo come ricevuto.
Tieni premuto il dito sul messaggio. In basso al centro si presenterà l'icona di "inoltra". Clicca sopra e si presenterà la lista dei tuoi contatti. Clicca sul nome, invia. Grazie.Ma, perché qualcuno crea questi stravaganti messaggi da inviare a centinaia o addirittura a migliaia di persone?

I motivi per cui la gente dà vita a questi comunicati a catena possono essere molteplici. Molto probabilmente alla base di tutto c'è la voglia di vedere quanto esso sarà diffuso. Perciò, ora, per favore, non copiate e incollate questo post sul vostro Twitter o stato di Facebook. Non fatelo, eh?! Mi raccomando!
StorieTecnologiaVere
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