Non conta quello che guardi ma ciò che vedi
Anna Mercurio 30 Agosto 2017
I termini guardare e vedere sembrano simili, poiché entrambi comportano l'uso della vista, ma approfondendo si scopre che si differiscono.
La vista è un dono prezioso che troppo spesso diamo semplicemente per scontato. Noi però abbiamo anche un altro modo di guardare le cose, che non è direttamente collegato con la capacità visiva dei nostri occhi, ma è dato dalla nostra facoltà di scegliere "come vedere le cose".
Tutto dipende da come percepiamo la vita. Sta a noi scegliere il modo di osservare il creato e tutte le cose piacevoli o sgradevoli che fanno parte del mondo della natura. Per esempio, se noi rivolgiamo lo sguardo verso un campo di fiori, possiamo notare le nuvole in cielo, la luce del Sole che filtra attraverso queste nuvole, mentre una leggera brezza muove l'erba facendola apparire come l'acqua increspata di un lago. In questo caso, possiamo concludere che il mondo è un bel posto da vedere, pieno di meraviglie naturali, così belle da toglierci il respiro.
In controtendenza, c'è sempre qualcuno con un senso altamente critico che lo porta a vedere una colpa o scovare un difetto, oppure cogliere una persona in errore verso la quale raramente userà parole di apprezzamento. In questo caso è più probabile che nasca un conflitto anziché un legame d'amicizia. Costui vede il mondo sotto una luce completamente diversa. Per lui/lei, il mondo è un luogo ostile e spaventoso. La frustrazione lo rende cieco alla bellezza della natura che è proprio fuori dalla sua finestra, a un palmo dal suo naso.
Tutto dipende da come percepiamo la vita. Sta a noi scegliere il modo di osservare il creato e tutte le cose piacevoli o sgradevoli che fanno parte del mondo della natura. Per esempio, se noi rivolgiamo lo sguardo verso un campo di fiori, possiamo notare le nuvole in cielo, la luce del Sole che filtra attraverso queste nuvole, mentre una leggera brezza muove l'erba facendola apparire come l'acqua increspata di un lago. In questo caso, possiamo concludere che il mondo è un bel posto da vedere, pieno di meraviglie naturali, così belle da toglierci il respiro.
In controtendenza, c'è sempre qualcuno con un senso altamente critico che lo porta a vedere una colpa o scovare un difetto, oppure cogliere una persona in errore verso la quale raramente userà parole di apprezzamento. In questo caso è più probabile che nasca un conflitto anziché un legame d'amicizia. Costui vede il mondo sotto una luce completamente diversa. Per lui/lei, il mondo è un luogo ostile e spaventoso. La frustrazione lo rende cieco alla bellezza della natura che è proprio fuori dalla sua finestra, a un palmo dal suo naso.