Le monete nascoste nelle scarpe del contadino - Anonimo

Anna Mercurio 23 Marzo 2017
Morale della favola: Un semplice atto di gentilezza, come fare della beneficenza, ha un effetto positivo sul nostro umore, molto più di una cattiva azione.
C'era una volta un padre che durante un fine settimana portò il figlio a fare una passeggiata in campagna. Dopo aver camminato per un bel pezzo, i due giunsero in una fattoria dove sull'uscio c'erano un paio di scarpe vecchie e logore, che presumibilmente appartenevano al povero contadino che si stava apprestando a tornare a casa dopo una giornata di duro lavoro nei campi.

Vedendo questo, un'idea balenò nella testa del ragazzo il quale voleva divertirsi alle spalle dell'agricoltore, per cui, disse al padre: "Papà, nascondiamo queste calzature dietro ai cespugli e attendiamo il ritorno del contadino. Sarà uno spasso vedere la sua faccia quando non troverà le sue scarpe."

Il padre guardò il figlio, e con tono serio gli disse: "Figliolo, non è bello prendersi gioco di un poveretto." Poi, dopo averci pensato su per qualche istante, continuò: "Ho un'idea migliore. Perché invece non mettiamo delle monete in ciascuna delle scarpe, poi, noi ci nascondiamo dietro ai cespugli, così potremo osservare la sua reazione quando le troverà?"

E così fecero. Dopo aver messo delle monete in ognuna delle due scarpe, padre e figlio si acquattarono dietro gli arbusti, in attesa di assistere gli effetti del loro gesto. Quando il contadino tornò dal suo lavoro e giunse sull'uscio di casa, si riprese le sue vecchie calzature e cominciò a infilarsele. Messo il primo piede in una delle scarpe, sentì che all'interno c'era qualcosa di duro. Controllando, si accorse che dentro c'erano delle monete.

L'agricoltore rimase visibilmente sorpreso nel vedere quel denaro. Dopo aver preso in mano le monete, le guardò attentamente, quindi, si girò intorno per cercare di capire se ci fosse qualcuno che le stesse reclamando, non vedendo nessuno, se le mise in tasca. Dopo di ciò, prese l'altra scarpa e ci infilò dentro l'altro piede. Ancora una volta sentì di toccare qualcosa di estraneo, e quando controllò di nuovo, trovò le altre monete. Nel vedere tutti quei soldi, una lacrima uscì dai suoi occhi.

Caduto in ginocchio, con le mani giunte, il povero contadino guardò verso il cielo e invocò il Signore, dicendo: "Oh, mio Dio, benedici lo sconosciuto benefattore che mi ha aiutato in questo momento di bisogno. Grazie a questa generosa persona, oggi sono in grado di acquistare le medicine per mia moglie malata e potrò comprare il pane per i miei bambini affamati."

Da dietro al cespuglio, ascoltando le parole del contadino, gli occhi del ragazzo si riempirono di lacrime. Sottovoce, il padre chiese al figlio: "Adesso, dimmi figliolo, pensi che ti avrebbe reso più felice se avessi nascosto le scarpe dietro al cespuglio? Oppure l'averci messo dentro le monete?"

Con gli occhi gonfi di felicità, il giovane rispose: "Grazie, papà, non dimenticherò mai la lezione che mi hai insegnato oggi. Adesso capisco perché la gioia nel dare è molto più grande che nel ricevere."
AnonimoFavole
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