L'acqua della vita - fratelli Grimm

Anna Mercurio 14 Dicembre 2016
Morale della favola: Con impegno e dedizione, qualsiasi risultato può essere raggiunto.
C'era una volta un re che aveva tre figli. Un brutto giorno il monarca si ammalò gravemente e un vecchio viaggiatore che si trovava a passare da quelle parti disse che il re poteva essere salvato soltanto bevendo "l'acqua della vita".

"Dove si può prendere?" Chiese il figlio maggiore del re. "Da un pozzo su un'impervia montagna che dista tre giorni di cavallo da qui - rispose l'anziano viandante - ma lascia che ti dia un consiglio. Una volta arrivato alla fonte, intorno troverai dei sassi parlanti che ti derideranno e si faranno beffe di te. Tu non li dovrai assolutamente toccare e nemmeno guardare."

"Questo mi sembra facile," pensò tra sé il ragazzo. Così, salutati gli altri due fratelli, il primogenito partì e dopo tre giorni di sella arrivò alla montagna. Giunto nei pressi della fonte, le pietre cominciarono a prenderlo in giro. In un primo momento il giovane non destò loro attenzione, sennonché a un certo punto una delle pietre lo chiamò per nome e gli disse che era un fanfarone e uno sbruffone. A questi insulti il ragazzo si infuriò, ma appena si girò verso il sasso, fu trasformato egli stesso in una pietra.

Passarono due settimane. Non vedendolo ritornare, il figlio secondogenito del re partì alla ricerca del fratello scomparso e per prendere l'acqua magica che avrebbe salvato il padre. Arrivato alla sorgente, le pietre cominciarono a canzonarlo, ma lui, memore dei consigli del vecchio, non si fece fuorviare. A un certo punto, però, nell'udire la voce di suo fratello si girò e, nel guardarlo, si trasformò in un sasso.

Passarono altre due settimane, intanto, il re si indeboliva sempre di più. Fu la volta del terzogenito figlio del re ad andare cercare i suoi fratelli scomparsi e trovare l'acqua della vita per il suo amato genitore.

Egli sapeva che la salvezza di suo padre dipendeva da lui, per cui, proseguì dritto per la sua strada fischiettando, senza girarsi verso le pietre per nessun motivo. Alla fine, dopo aver raggiunto il pozzo, riempì del prezioso liquido gli otri di pelle di capra che aveva portato con sé. Mentre faceva questa operazione, una goccia della prodigiosa acqua cadde su una delle pietre che immediatamente si trasformò in un ragazzo. Era uno dei suoi fratelli partiti prima di lui.

Insieme, i due fratelli, con la mano bagnata nella fonte cominciarono a spruzzare l'acqua su tutte le pietre. In pochissimo tempo si radunò una schiera di uomini, donne, vecchi e bambini.

Tra gli applausi della folla che li ringraziava, i tre principi ripartirono verso la loro reggia con le borracce piene d'acqua. Arrivati a casa fecero bere l'acqua al re che godette di buona salute per altri cento anni.
Favolefratelli Grimm
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