Il parto del cane: come avviene e quanto dura la gravidanza

Anna Mercurio 18 Aprile 2020
La vostra cagnolina sta per partorire? Un poco di agitazione è normale, ma non vi dovete preoccupare.
A partire dal giorno in cui siete riusciti a far accoppiare l'animale, si devono contare circa 9 settimane (più o meno 63 giorni) di gravidanza prima che la vostra cagnetta dia alla luce i suoi cuccioli. Ovviamente, il periodo di gestazione è direttamente collegato al giorno dell'ovulazione e la sua durata può variare dai 58 ai 68 giorni, a seconda della specie (e della stazza).

Ma è meglio cominciare il tema della gravidanza del cane con delle brevi informazioni di base:
1) Il cane raggiunge la maturità dai 7 ai 10 mesi di età;

2) La cagnetta è fertile solo durante il suo ciclo "caldo";

3) Il ciclo fertile inizia con un breve periodo di "proestro", fase in cui la cagnetta si prepara ad entrare in "estro". Dopodiché, se c'è stato l'accoppiamento, entra in "metaestro" (o "diestro"), portando avanti la gravidanza, quindi, l'animale va in "anestro": intervallo di tempo in cui la femmina NON attrae i maschi;

4) La maggior parte delle femmine sono pronte ogni 6 mesi, in alcuni casi ogni anno;

5) La gravidanza canina dura circa 58 - 68 giorni. Una media di 63 giorni a partire dalla data di avvenuto concepimento;

6) Una gravidanza può essere diagnosticata tastando l'utero, o tramite esame del sangue, oppure con una ecografia.

Consiglio: Acquistate un termometro e misurate tutti i giorni la temperatura corporea della vostra cagnetta incinta, in modo particolare, dalla 7ma settimana in poi. Non appena vedete che la febbre scende sotto i 37,5 gradi Celsius (99,5 Fahrenheit), significa che in meno di 24 ore partorirà i suoi cucciolotti.

Nutrimento: Durante la gravidanza è bene che la futura mamma mangi dei pasti di buona qualità. Dopo la quarta settimana di gestazione, il suo appetito inizia ad aumentare per cui è probabile che cominci a mangiare il doppio del suo solito. Ciò è un buon segno e in questo caso è probabile che non servano integratori. Lo stesso tipo di cibo le dovrà essere dato fino alla fine dell'allattamento dato che sarà ottimale anche per lo svezzamento dei cuccioli i quali mangeranno le stesse crocchette della loro mamma.

Il parto del cane si può dividere in 3 fasi:
Prima fase: "Preparto con doglie"

L'arrivo delle doglie, cioè, la fase prima del parto, la si riconosce subito. La cervice dell'animale si dilata e iniziano le contrazioni della muscolatura dell'utero. È possibile riconoscere questa fase poiché le contratture sono dolorose e la cagnetta comincia a presentare segni di nervosismo, si isola e tenta di scavare una buca nella "cassa da parto".
Spesso presenta una certa inappetenza associata a sintomi di vomito. Può avere dei tremori ed aumenta la frequenza respiratoria. Tutto ciò, congiuntamente all'abbassamento della temperatura corporea prima accennata, dura al massimo 24 ore, dopodiché, si entra nella seconda fase.

Fase due: "Travaglio e parto"

Il parto consiste nella fuoriuscita dei cuccioli e può durare da poche ore fino all'intera giornata. Durante questa fase, le contrazioni uterine si fanno spasmodiche. I cuccioli escono uno per volta ogni mezz'ora circa, preceduti ogni qualvolta dalla perdita delle acque e l'uscita della placenta. Man mano che nascono i piccoli, la madre li lecca per pulirli dal liquido e stacca, mordendolo, il cordone ombelicale. Bisogna lasciare che lo faccia, perché è attraverso questo processo che lei vincola a sé i suoi figlioletti i quali impareranno a riconoscerla.

Potrebbero esserci delle complicanze durante il travaglio, per cui il parto può durare più tempo e presentare una certa difficoltà, in questo caso si dovrebbe cercare di facilitare l'espulsione del cucciolo effettuando delle trazioni manuali durante le contrazioni con movimenti oscillatori laterali inducendo il cucciolo a compiere una traiettoria curvilinea verso il sedere della madre anziché verso la coda.

Terza fase: "Espulsione delle placente"

Se i cuccioli sono fuoriusciti avvolti nel sacco, in questo caso non è necessaria la fase 3, ma se i piccoli nascono presentando solo il cordone ombelicale, mentre la placenta è rimasta all'interno dell'utero, allora occorre provvedere alla espulsione di ogni singola placenta, composta da fluidi e sangue, quanto il numero dei nati.

In quest'ultima fase la cagnetta è più tranquilla. Finito il parto si dovrà premere sul suo addome per verificare che non vi siano altri feti. Se non si è sicuri sarà meglio effettuare una radiografia di controllo. Una volta assicurati che non ci sono più cuccioli, il veterinario potrà iniettarle dell'ossitocina al fine di facilitare l'involuzione uterina. Ciò risulterà utile anche per la stimolazione del latte.

Durante il giorno ci possono essere delle perdite che pian piano cesseranno nelle settimane successive. Se invece le perdite non si fermano, sarà opportuno fare un controllo medico per accertarsi che non si tratti di una vera patologia.
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