Le rane e il Sole - Esopo

Anna Mercurio 10 Ottobre 2015
Morale della favola: Prima di festeggiare un evento, bisogna guardare le sue conseguenze future.
Nel corso dei secoli molti favolisti, tra cui anche lo scrittore latino Fedro e il narratore francese La Fontaine, si sono cimentati a riscrivere questa storiella inventata da Esopo che vede come protagonisti le rane di uno stagno e il Sole.

Esopo era stato invitato al fastoso matrimonio di un uomo molto potente e rispettato della zona, ma che aveva la cattiva fama di essere un ladro. Il favolista avvertì che c'era una certa esultanza tra gli invitati i quali banchettavano allegri e felici rimpinzandosi ed ubriacandosi gratis.

Allora il saggio poeta volle ammonirli raccontando una favola, giacché essi stavano festeggiando un evento che quasi certamente avrebbe causato loro dei danni in futuro.

C'era una volta uno stagno pieno di rane che, non appena seppero che il Sole voleva prendere moglie, levarono forte le loro grida di protesta verso il cielo.

L'energico gracidio arrivò fino all'orecchio di Giove. Disturbato, il re degli dei chiese loro il motivo di tanto baccano. Una delle rane si alzò e spiegò: "Sebbene sia solo, ogni giorno il Sole ci prosciuga l'acqua, costringendoci a morire miseramente nel nostro stagno inaridito dai suoi raggi infuocati. Quale sarebbe il nostro destino se un giorno dovesse generare dei figli simili a lui?"
EsopoFavole
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