La vedova e il soldato - Fedro

Anna Mercurio 16 Ottobre 2015
Morale della favola: Fu così che un atto deplorevole prese posto alla fedeltà e alla dedizione.
La storia della vedova devota che trova consolazione in un soldato, è stata scritta da Fedro nel rispetto degli usi e costumi degli antichi romani che quando inchiodavano un uomo a una croce non lo seppellivano fino al decimo giorno dopo la sua crocifissione. Affinché la salma non fosse trafugata da parenti e amici, vi era un soldato incaricato di custodirla durante la notte.

C'era una volta una donna a cui un giorno il marito morì. Dopo aver messo le spoglie dello sposo dentro al feretro, la vedova lo fece seppellire nel monumento funebre di famiglia. Affranta dal dolore per la perdita subita, la donna se ne stette tutto il giorno e la notte piangendo accanto al loculo del congiunto. La mattina successiva Ella era ancora lì, piangente, distrutta dal dolore, e non ci fu verso di farla ritornare a casa.

Nel paese si sparse la voce e la donna si conquistò fama di essere onesta e morigerata. Intanto, alcuni ladri avevano rubato proprio vicino al sepolcro in cui lei si era chiusa. I malandrini furono presi e crocifissi sul posto e sotto le croci fu messo di guardia un giovane soldato. Accadde che il milite vide la bella vedova e subito se ne innamorò.

In verità nemmeno a lei era passato inosservato il bel giovane. Galeotta fu la mancanza di affetto, la donna fu presa dal sentimento e incoraggiò gli approcci del soldato. I due si unirono dentro al mausoleo, accanto al caro estinto per tutta la notte. La mattina successiva, però, il soldato si accorse che mancava uno dei crocifissi. Qualcuno lo aveva fatto sparire e lui avrebbe pagato caro le conseguenze della sua negligenza.

Atterrito al pensiero del castigo che lo aspettava non appena i suoi superiori si fossero accorti della mancanza, il soldato si mise a piangere. Vedendolo così affranto in quella disperazione, la donna ne ebbe compassione, pensò un attimo, poi gli disse: "Non hai nulla da temere!" Così dicendo, spostò la pietra che copriva il tumulo del marito e gliene consegnò il corpo affinché lo sostituisse con quello mancante sulla croce.
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