Il topo e la rana - Fedro

Anna Mercurio 22 Ottobre 2015
Morale della favola: Chi fa del male agli altri spesso da questa sua azione ne riceve lui stesso un danno.
C'era una volta un topo tanto giovane quanto sprovveduto che si era incamminato nella boscaglia in cerca di avventure.

Un giorno il topo arrivò sulla riva di un lago e curioso com'era chiese ad una rana di aiutarlo ad attraversare il bacino dato che lui non sapeva nuotare. La rana ebbe un'idea, legò il piede del ratto al suo e insieme si immersero nell'acqua. In principio tutto andava bene, il topino era contento di quella nuova emozionante esperienza, quando, ad un certo punto, la rana si inabissò trascinandolo sott'acqua insensibile alle grida di terrore del suo sventurato compagno di viaggio.

Ben presto il topo annegò e con la pancia gonfia d'acqua risalì in superficie, ma prima che la rana potesse sciogliere il nodo con cui lo aveva legato al proprio piede, un falco scese in picchiata e con i suoi rostri affilati afferrò il topo e lo portò via, ovviamente, trascinandosi dietro anche la rana. Così, senza volerlo il rapace si era procurato insieme pranzo e cena.
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