Il gallo e la perla - Fedro
Anna Mercurio 22 Ottobre 2015
Morale della favola: Il valore delle cose dipende dalle necessità che abbiamo.
C'era una volta un gallo che razzolava nell'acquitrino di un cortile alla ricerca di saporiti vermi da mangiare. Una mattina che il pollastro era passato davanti alle galline più impettito del solito, mentre grattava la terra con le unghie, dalla sporcizia spuntò fuori una perla luccicante.
Il gallo la guardò stupefatto per un attimo, poi, rivolgendosi alla preziosa gemma, disse: "cara mia, in che posto squallido sei capitata. Tu che sei così preziosa, se invece di averti trovata io ti avesse dissotterrata chi è bramoso del tuo valore, adesso saresti tornata ai fasti del tuo splendore. Ma ti sei imbattuta in me che ti avrei preferita a un grosso chicco di grano. E questo non va bene, né per me, né per te!"
Fedro aveva scritto questa storia per le persone che non sapevano apprezzare le cose di valore, soprattutto coloro i quali non riuscivano a capire il senso dei suoi racconti.
Il gallo la guardò stupefatto per un attimo, poi, rivolgendosi alla preziosa gemma, disse: "cara mia, in che posto squallido sei capitata. Tu che sei così preziosa, se invece di averti trovata io ti avesse dissotterrata chi è bramoso del tuo valore, adesso saresti tornata ai fasti del tuo splendore. Ma ti sei imbattuta in me che ti avrei preferita a un grosso chicco di grano. E questo non va bene, né per me, né per te!"
Fedro aveva scritto questa storia per le persone che non sapevano apprezzare le cose di valore, soprattutto coloro i quali non riuscivano a capire il senso dei suoi racconti.