Il cavallo e il cinghiale - Fedro

Anna Mercurio 11 Ottobre 2015
Morale della favola: Da che era libero come il vento ora il cavallo dovrà obbedire al suo padrone.
Con questo racconto del cavallo e il cinghiale, Fedro ha inteso metterci in guardia da chi si avvicina a noi per mero interesse fingendo di aiutarci a risolvere un problema per poi comportarsi in modo peggiore del problema stesso. In questo caso specifico, nel tentativo di punire il cinghiale, il cavallo si è alleato con l'uomo il cui scopo era di sottometterlo.

C'era una volta un cavallo selvaggio che tutti i giorni andava a dissetarsi presso una pozza d'acqua poco profonda. Una mattina alla pozza vi trovò un cinghiale che sguazzava nella fanghiglia intorpidendo l'acqua. Il cavallo biasimò il cinghiale e lo invitò a fare più attenzione, ma il cinghiale si offese e ne nacque una furibonda lite tra i due. Preso dall'ira, lo stallone si recò dall'uomo per chiedere il suo aiuto. "Io lo ucciderò - disse l'uomo - ma tu mi devi far salire sulla tua groppa".

Il cavallo accettò e insieme andarono a cercare il cinghiale. Lo trovarono e il cavaliere con una lancia centrò al cuore la preda. "Grazie - disse il cavallo - adesso puoi scendere dalla mia schiena così che io potrò andare a bere". Ma l'uomo non ci pensava nemmeno a smontare di sella, anzi, tirò le redini e strinse più forte il morso, poi disse: "Adesso tu sarai il mio destriero". "Povero me - pensò il cavallo - il cinghiale era poca roba in confronto a quest'uomo".
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