Il carbonaio e la lavandaia - Esopo

Anna Mercurio 13 Ottobre 2015
Morale della favola: Esopo ha così esposto per dimostrare che gli opposti sono generalmente incompatibili tra loro.
C'era una volta un uomo che produceva carbone nel cortile di casa sua. Tutte le mattine il nostro carbonaio andava nel bosco a raccogliere la legna che poi bruciava trasformandola in carbone e carbonella da vendere.

Un giorno che si era stancato di vivere da solo, decise che era giunta l'ora di prendere moglie. Siccome egli si era invaghito della bella lavandaia che lavorava presso un padrone, si recò da lei e le propose di andare a vivere con lui.

"Ho una casa bella grande", propose l'uomo alla donna: "Se tu mi sposi potrai metterti in proprio e continuare a fare il tuo lavoro, così il guadagno potrà essere tutto tuo".

Ma la lavandaia rifiutò la proposta del carbonaio e gliene spiegò il motivo: "Vedi - disse la ragazza - il mio mestiere consiste nel rendere candida e pulita la biancheria di persone che me l'affidano con fiducia. Come potrei portare avanti il mio lavoro se i tessuti appena lavati e sbiancati che metto appesi ad asciugare si anneriscono della fuliggine del tuo carbone?"
EsopoFavole
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