Come capire il linguaggio dei gatti

Anna Mercurio 16 Ottobre 2015
I gatti comunicano tra loro e con l'uomo attraverso gesti e suoni.
Anche se l'uomo e il gatto parlano due lingue completamente differenti, una "chiacchierata" l'uno con l'altro è pur sempre possibile per poter comunicare e capirsi.

Forse non tutti sanno che i nostri amici gatti utilizzano una vasta gamma di segnali per trasmettere i loro sentimenti e lo stato d'animo in cui si trovano. Si tratta di un vero linguaggio del corpo che include un'ampia varietà di posizioni, espressioni del viso e suoni vari. È semplicemente questione di prestare attenzione al loro comportamento e osservare gli indizi importanti, come lo sguardo dei loro occhi, la posizione delle orecchie, il movimento della coda e il tono della voce. Questi gesti ci rivelano le loro emozioni e le intenzioni.

Imparare a capire questi segnali significa farsi un'idea di ciò che frulla nella mente del nostro gatto domestico.

Prevalentemente, la comunicazione felina non avviene in modo orale, anche se a volte i gatti possono utilizzare, oltre ai miagolii, dei veri "effetti speciali", come gli urli, cinguettii, sibili, sbuffi, ecc. Le indicazioni dei gatti non sempre si palesano in modo chiaro. A volte è difficile per noi comprendere i cenni impercettibili con cui essi manifestano quando si sentono preoccupati o angosciati, infatti, i loro segnali non sempre sono facili da captare per un occhio inesperto. Ovviamente, in questo caso, il nostro gatto verrà da noi trascurato fino a quando la situazione non si deteriora ed arrivare a un punto tale che il micio sarà costretto ad inviarci indicazioni di disagio più evidenti, come il tentativo di aggredire graffiando, oppure scappando via.

Spesso i segnali di comunicazione dei gatti vengono fraintesi, o travisati del tutto, per questo motivo alcune persone li hanno bollati come animali capricciosi, stravaganti e lunatici. Vero è che se non sono sereni può capitare che inviino dei segnali contrastanti tra loro. Così può succedere che mentre gli occhi e le orecchie dicono "io sono tranquillo", la postura del corpo e della coda possono far capire l'esatto contrario.

Ma una volta che noi sappiamo cosa guardare, constateremo come oltre a fare le fusa il nostro gatto ci parla continuamente:

1) Rilassato: solitamente, un gatto sereno tiene una postura naturale con la coda a mezz'aria, il respiro si fa lento e profondo, i movimenti sono molto sciolti, gli artigli nascosti e i baffi non vengono messi in evidenza.

2) Giocondo: quando un gatto è contento non si accontenta di tenere solo la coda sciolta, ma cammina dimenandola a destra e a manca in segno di vivo compiacimento.

3) Felice: se un gatto è raggiante tiene abitualmente la coda libera in direzione verso l'alto. Quando più è felice tanto più la coda andrà in su. Ma bisogna fare attenzione anche allo sguardo, poiché gli occhi sono la finestra della sua anima. Gli occhi del nostro gatto raccontano la sua storia e ci aiutano a conoscere meglio il suo stato interiore. Se gli occhi non sono troppo aperti e le dimensioni delle pupille sono normali, cioè, non dilatate, significa che è rilassato e allegro.

4) Innamorato: quando la coda del gatto è ben dritta in alto e la punta arcuata in avanti, allora vuol dire che, come si suol dire, egli è "al settimo cielo". O è strafelice, o è innamorato.

5) Preoccupato: quando la coda va velocemente in giù è un segnale di ansia e disagio. Se il nostro gatto abbassa la coda e l'avvolge sotto il suo corpo, questo vuol dire che egli è intimorito e stressato da una situazione che sta vivendo come un pericolo. In questo caso anche le orecchie e i baffi vengono posti ben dritti e rigidi in avanti. Anche il leccarsi improvviso può essere un segno di disagio. Se il nostro gatto inizia a leccare il suo corpo in modo nervoso può significare che ha paura di qualcosa.

6) Terrorizzato: Se nel gesto di abbassare la coda il nostro gatto cerca di ingrossarla rizzandone i peli, allora significa che sta provando letteralmente una sensazione di terrore.

7) Si sta arrabbiando: Prestare sempre attenzione alle reazioni del gatto in ogni situazione. Se per esempio è sdraiato a terra e nel cercare di accarezzarlo lui comincia ad assumere una posizione difensiva muovendo la coda con rapidi spasmi di nervosismo, allora è il caso di ritirare la mano, perché si sta arrabbiando e potrebbe mordere o graffiare.

8) Arrabbiato: Un gatto veramente arrabbiato lo si riconosce subito. La schiena arcuata, i peli dritti a spazzola, coda gonfia in su, orbite degli occhi e artigli di fuori, è meglio non provocarlo!
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