L'immagine riflessa del cane - Fedro

Anna Mercurio 19 Settembre 2015
Morale della favola: chi non si contenta di ciò che ha e vuole la roba degli altri, spesso perde la propria.
In genere il cane è annoverato tra gli animali più intelligenti esistenti al mondo. Qualcuno addirittura asserisce che tra i primati, i cani siano gli unici animali che abbiano la capacità di interpretare le intenzioni comunicative del proprio padrone.

Insomma, sembra che ai cani manchi solo il dono della parola, poi potrebbero essere acuti quanto l'uomo. Ma non è stato di questo stesso avviso il buon Fedro, il famoso scrittore e favolista romano, che in una delle sue novelle, dal titolo: Il cane e l'osso, ha fatto apparire il nostro amico a quattro zampe piuttosto stupido. Si tratta della favola dell'immagine riflessa nell'acqua che tradisce il cane.

Un giorno un cane dopo aver rubato una polpetta, con il boccone ancora tra le fauci attraversò un ponte sulle acque di un fiume. A un certo punto vide la figura di un cane, riflessa nello specchio d'acqua chiara del rio che passava sotto di lui, che aveva una polpetta nella bocca.

Non avendo capito che si trattava del riverbero nell'acqua della sua stessa immagine, si mise ad abbaiare e, abbassandosi, cercò di afferrare il delizioso boccone per sottrarlo all'altro animale. Nell'aprire la bocca, però, perse la sua di polpetta che trasportava, e si ritrovò, così, a bocca vuota.
FavoleFedro
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