La volpe e la cicogna - Fedro

Anna Mercurio 14 Settembre 2015
Morale della favola: Nel modo in cui voi servite gli altri, altrettanto gli altri serviranno voi.
Un giorno la volpe fece amicizia con la cicogna.

Con la scusa di voler consolidare questa amicizia, la volpe invitò a cena il pennuto. In un primo momento la cicogna aveva pensato ad uno scherzo, ma poi, quando ebbe le dovute rassicurazioni dell'altra, accettò. Al calar della sera l'invitata si presentò a casa dell'ospitante che, per l'occasione, aveva preparato una gustosa zuppa di verdure di stagione. La scaltra volpe, però, aveva versato il brodo ancora caldo dentro un largo piatto piano da dove cominciò a sorseggiare allungando e ritraendo la lingua. "Beh? Cosa fai lì impalata? Non hai fame?" Chiese alla cicogna che ormai aveva capito di essere stata presa in giro da quella furbacchiona. Infatti, la volpe sapeva benissimo che a causa della conformazione del suo lungo becco, la cicogna è impossibilitata a poter mangiare la minestra dal piatto.

La cicogna, che certo non era da meno della volpe in quanto ad astuzia, non fece capire di essersi offesa, anzi, si scusò con il suo ospite a causa di un atroce mal di testa che le aveva fatto perdere l'appetito. "Peccato! - Disse la cicogna, pensando però a come fare per vendicarsi - doveva essere davvero saporito questo brodo che hai preparato con tanta premura nei miei confronti. Per farmi perdonare di non aver mangiato ciò che hai cucinato per me, e ringraziarti di questa tua gentilezza, sai cosa faccio? Ti ricambio l'invito. Domani tu verrai a pranzo da me, e bada che non accetto un rifiuto!" Esclamò la cicogna con tono secco e deciso.

A mezzogiorno esatto del dì successivo, la volpe si presentò a casa della cicogna che nell'attesa dell'arrivo del suo ospite si era data da fare per tutta la mattinata nella preparazione di un pranzo coi fiocchi. "Senti che buon odorino", ammiccò la cicogna indicando alla volpe un grosso vaso a forma di damigiana dal collo lungo e stretto da cui usciva il buon profumo del brodo di gamberetti e pesciolini vari. La volpe capì che era stata a sua volta sbeffeggiata, dato non poteva certamente mangiare da quel tipo di recipiente, mentre la cicogna svuotò la damigiana con il suo lungo becco.
FavoleFedro
CONDIVIDI
Questo sito e/o gli strumenti di terze parti in esso integrati utilizzano tecnologie, quali quelle dei cookie, per personalizzare gli annunci e i contenuti in base ai tuoi interessi, misurare le prestazioni di annunci e contenuti e ricavare informazioni sul pubblico che ha visualizzato gli annunci e i contenuti. Dichiari di accettare l'utilizzo di cookie o altri identificatori chiudendo o nascondendo questa informativa, proseguendo la navigazione di questa pagina o cliccando qualunque suo elemento.
ULTERIORI INFORMAZIONIACCETTO