La pantera e i pastori - Esopo

Anna Mercurio 24 Settembre 2015
Morale della favola: ogni nostra azione viene ripagata con la stessa moneta.
C'era una volta una pantera che una notte inavvertitamente cadde in un pozzo.

Quando i pastori si accorsero della belva che si era messa in trappola da sola, alcuni di loro la colpirono con i bastoni, altri le lanciarono delle pietre, altri ancora si mossero a compassione e non infierirono su quell'animale ferito, intrappolato nel profondo fossato, e che rischiava di morire lo stesso nonostante nessuno lo martoriasse.

Quando fu notte e i pastori dovettero tornare alle loro case. Quelli che non avevano partecipato alle sevizie lanciarono del cibo alla fiera con l'intento di prolungarle la vita anche se erano convinti che all'indomani l'avrebbero trovata senza vita. Ma nel frattempo la pantera aveva recuperato tutte le sue forze. Con un balzo felino riuscì a saltare su dalla fossa e scappò mettendosi al sicuro lontano nella sua tana.

Dopo alcuni giorni, riprese le forze, la pantera ritornò sul luogo dov'era il pozzo. Con furia violenta razziò il bestiame e attaccò i pastori che l'avevano colpita, ma risparmiò quelli che l'avevano aiutata e le loro greggi. I superstiti pregarono la belva di non fare loro del male, ma lei li rassicurò: "mi ricordo di voi che non avete partecipato assieme a chi mi ha ferita. Voi mi avete dato del cibo, dunque, non abbiate paura, io faccio la guerra solo a coloro che mi hanno fatto del male".
EsopoFavole
CONDIVIDI
Questo sito e/o gli strumenti di terze parti in esso integrati utilizzano tecnologie, quali quelle dei cookie, per personalizzare gli annunci e i contenuti in base ai tuoi interessi, misurare le prestazioni di annunci e contenuti e ricavare informazioni sul pubblico che ha visualizzato gli annunci e i contenuti. Dichiari di accettare l'utilizzo di cookie o altri identificatori chiudendo o nascondendo questa informativa, proseguendo la navigazione di questa pagina o cliccando qualunque suo elemento.
ULTERIORI INFORMAZIONIACCETTO