Il nibbio e le colombe - Fedro

Anna Mercurio 25 Settembre 2015
Morale della favola: Colui che nei momenti di difficoltà chiede aiuto a una persona disonesta, non sarà salvato ma rovinato.
Con questa fiaba i cui protagonisti sono un nibbio e alcune colombe così terrorizzate dall'attacco di predatori da accettare la proposta del nibbio di accoglierlo quale protettore, Fedro ci fa capire che è meglio evitare quei rimedi che si rivelano peggiori del male stesso, giacché gli incauti piccioni si renderanno conto d'aver commesso un grosso errore solo quando il nibbio comincerà a mangiarli.

C'era una volta un nibbio che gironzolava dalla mattina alla sera intorno a una colombaia in cerca di cibo. I giorni passavano e il rapace non era riuscito a mangiare nemmeno una colomba. Stretto dai morsi della fame, l'avido uccello ricorse ad uno stratagemma. Si avvicinò al nido dove c'erano i piccioni appena nati e rivolto alle colombe, che già si erano poste sul piede di guerra, prima le tranquillizzò, poi, con voce quanto più soave possibile, disse loro che se lo avessero fatto entrare ed eletto loro re, lui le avrebbe difese dagli attacchi delle aquile e da tutti gli altri predatori.

Le colombe si fecero circuire da quell'imbroglione e alla fine accettarono la sua offerta di protezione. Non appena il nibbio entrò nel suo nuovo reame, con i suoi potenti artigli cominciò a ghermire uno ad uno i suoi novelli sudditi e se li mangiò. Alla fine rimasero poche colombe le quali dissero: "Questa è la punizione che meritiamo per aver messo la nostra vita nelle mani di un mascalzone".
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