Il lupo e il cane - Fedro
Anna Mercurio 12 Settembre 2015
Morale della favola: Meglio essere poveri ma liberi anziché ben accuditi ma privati della libertà.
Con questa favola del lupo e il cane, Fedro ha inteso educare i più piccoli ai valori della vita. L'argomento trattato rappresenta ciò che accadeva agli uomini a quei tempi riguardo alle prospettive di servitù e di libertà. Qui, il lettore troverà una preziosa lezione sul senso di dignità e amor proprio.
Un giorno un lupo ridotto pelle e ossa dalla fame incontrò un cane paffuto e grassoccio. Il lupo chiese al cane: "Spiegami, come fai ad essere così in bella forma? Cosa mangi per stare così bene in carne?"
Il cane gli rispose: "Anche tu puoi essere grasso come me, basta che presti il mio stesso servizio al mio amato padrone."
"E quale?" Invocò il lupo.
Il cane gli indicò una casa lontano sulle colline e gli disse di vivere là con il suo padrone e i suoi figli i quali gli danno tante cose buone da mangiare. L'unica cosa che gli chiedono è quella di badare alla casa dai ladri di notte.
Il lupo, ormai stanco della sua vita fatta di stenti, pensò che doveva essere bello mangiare tutti i giorni senza dover andare a caccia.
"Aspettami", disse il Lupo avviandosi assieme al cane verso quella casa. Mentre camminavano, il lupo si accorse che il collo del cane era un po' spelacchiato, e gli domandò: "Amico, che cosa hai sul collo?
Oh, non è nulla! Rispose il cane.
Ti prego, dimmelo". Replicò il lupo.
"Sai", spiegò il cane: "Siccome sono troppo esuberante, di giorno mi tengono legato affinché mi riposi in modo che durante la notte io possa essere ben sveglio, ma al tramonto posso andare dove voglio".
Il lupo si fermò e disse al cane: "vai pure da solo, io torno indietro, preferisco la libertà!"
Un giorno un lupo ridotto pelle e ossa dalla fame incontrò un cane paffuto e grassoccio. Il lupo chiese al cane: "Spiegami, come fai ad essere così in bella forma? Cosa mangi per stare così bene in carne?"
Il cane gli rispose: "Anche tu puoi essere grasso come me, basta che presti il mio stesso servizio al mio amato padrone."
"E quale?" Invocò il lupo.
Il cane gli indicò una casa lontano sulle colline e gli disse di vivere là con il suo padrone e i suoi figli i quali gli danno tante cose buone da mangiare. L'unica cosa che gli chiedono è quella di badare alla casa dai ladri di notte.
Il lupo, ormai stanco della sua vita fatta di stenti, pensò che doveva essere bello mangiare tutti i giorni senza dover andare a caccia.
"Aspettami", disse il Lupo avviandosi assieme al cane verso quella casa. Mentre camminavano, il lupo si accorse che il collo del cane era un po' spelacchiato, e gli domandò: "Amico, che cosa hai sul collo?
Oh, non è nulla! Rispose il cane.
Ti prego, dimmelo". Replicò il lupo.
"Sai", spiegò il cane: "Siccome sono troppo esuberante, di giorno mi tengono legato affinché mi riposi in modo che durante la notte io possa essere ben sveglio, ma al tramonto posso andare dove voglio".
Il lupo si fermò e disse al cane: "vai pure da solo, io torno indietro, preferisco la libertà!"