Il calzolaio si finge medico - Fedro
Anna Mercurio 22 Settembre 2015
Morale della favola: Bisogna riflettere sempre su ciò che accade intorno a noi, poiché l'avventatezza ci spinge a dar credito ai disonesti.
C'era una volta un calzolaio che a causa della sua incapacità non riusciva a guadagnare abbastanza denaro per vivere.
Ridotto in miseria, l'uomo si trasferì in un'altra città dove nessuno lo conosceva e ivi cominciò a praticare l'arte della medicina. Cominciò a fabbricare un intruglio che faceva passare per un antidoto contro qualunque tipo di veleno e siccome la favella non gli faceva difetto, nelle sue oratorie, il finto medico riusciva ad avere un grande successo tra la gente a cui vendeva quella mistura.
Un giorno il governatore della città fu costretto a letto da una grave indisposizione e il falso dottore fu chiamato al suo capezzale. Prima di prendere quella sua medicina, siccome l'ammalato era un uomo molto diffidente, volle testare il prodotto. Si fece portare un bicchiere per metà pieno d'acqua, poi, con voluto fare sospetto, fece finta di metterci dentro del veleno, quindi, riempì il calice con la medicina che il calzolaio gli aveva dato e mischiò il tutto, alla fine glielo porse intimandogli di bere. Il ciabattino sbiancò dalla paura e credendo che ci fosse davvero del veleno nel bicchiere confessò di non conoscere affatto la scienza medica e che la sua notorietà di medico era dovuta soltanto alla stupidità della gente.
Chiamata la cittadinanza tutta a raccolta, il governatore disse loro: "Siete degli stupidi. Non avete esitato a mettere le vostre vite nelle mani di un uomo a cui nessuno avrebbe affidato i propri piedi da calzare con un paio di scarpe".
Ridotto in miseria, l'uomo si trasferì in un'altra città dove nessuno lo conosceva e ivi cominciò a praticare l'arte della medicina. Cominciò a fabbricare un intruglio che faceva passare per un antidoto contro qualunque tipo di veleno e siccome la favella non gli faceva difetto, nelle sue oratorie, il finto medico riusciva ad avere un grande successo tra la gente a cui vendeva quella mistura.
Un giorno il governatore della città fu costretto a letto da una grave indisposizione e il falso dottore fu chiamato al suo capezzale. Prima di prendere quella sua medicina, siccome l'ammalato era un uomo molto diffidente, volle testare il prodotto. Si fece portare un bicchiere per metà pieno d'acqua, poi, con voluto fare sospetto, fece finta di metterci dentro del veleno, quindi, riempì il calice con la medicina che il calzolaio gli aveva dato e mischiò il tutto, alla fine glielo porse intimandogli di bere. Il ciabattino sbiancò dalla paura e credendo che ci fosse davvero del veleno nel bicchiere confessò di non conoscere affatto la scienza medica e che la sua notorietà di medico era dovuta soltanto alla stupidità della gente.
Chiamata la cittadinanza tutta a raccolta, il governatore disse loro: "Siete degli stupidi. Non avete esitato a mettere le vostre vite nelle mani di un uomo a cui nessuno avrebbe affidato i propri piedi da calzare con un paio di scarpe".