Al lupo! Al lupo! - Esopo

Anna Mercurio 22 Settembre 2015
Morale della favola: il bugiardo non viene più creduto nemmeno quando dice la verità.
C'era una volta un giovane pastore che ogni mattina portava al pascolo le pecore del suo padrone su per le verdi colline non lontano dal villaggio.

Il ragazzo era un tipetto sveglio e un po' burlone. Un giorno, mentre le pecorelle brucavano tranquillamente l'erba rigogliosa del prato e lui se ne stava annoiato a guardare il gregge, pensò di fare uno scherzo alla gente del villaggio. Improvvisamente si mise a gridare con tutta la voce che aveva in gola: "Al lupo! Al lupo!"

Gli abitanti accorsero numerosi con in mano zappe e forconi. Ognuno di essi aveva lasciato ciò che stava facendo. Giunti sul luogo, però, i contadini compresero di essere stati presi in giro dal quel ragazzo che se la rideva di loro. Dopo che il capo del villaggio ebbe ammonito il giovane, i villici ritornarono al loro lavoro.

Due giorni più tardi, nella valle si udì ancora la voce del piccolo pastore: "Al lupo! Al lupo!" Ognuno cessò ciò che stava facendo e, armatosi del primo attrezzo a portata di mano, corse su per le colline ad aiutare colui che aveva gridato il pericolo. Quando tutti giunsero dal pastorello, egli disse loro di essersi comportati stupidamente poiché erano ricaduti nell'inganno. Ancora due giorni avanti e la cosa si ripeté. Gli abitanti del villaggio avevano così subito l'ennesimo dileggio da quello sbruffone.

Passò qualche giorno e si udì nuovamente la voce supplichevole del piccolo guardiano di pecore: "Aiuto! Al lupo! Al lupo!" Ma alle sue grida nessuno si mosse. Ognuno pensò che fosse la solita burla. Quando però scese la sera e al tramontare del sole il ragazzo non aveva ancora fatto ritorno al villaggio, la gente cominciò a preoccuparsi. Si incamminarono verso le colline ma questa volta davanti ai loro occhi trovarono uno scenario diverso da quello più ameno delle volte precedenti. Le povere pecorelle erano state sbranate da un branco di lupi affamati e il pastore, impaurito e ancora piangente, si era arrampicato su un albero per sfuggire alle bestie feroci.

Quel giorno il ragazzo capì la lezione e giurò che non avrebbe mai più detto bugie.
EsopoFavole
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