Il toro, la leonessa e il cinghiale - Esopo

Anna Mercurio 23 Agosto 2015
Morale della favola: Ognuno viene giudicato con la stessa stima che egli ha avuto verso gli altri.
C'era una volta un toro che un giorno mentre camminava nella foresta trovò un cucciolo di leone che dormiva inerme sotto un cespuglio.

Non appena lo vide, il bovino si infuriò riflettendo ai danni che un domani, da grande, avrebbe potuto procurare ai suoi vitellini. Sgomento da questo pensiero, chiuse gli occhi e, correndo a testa bassa verso l'altro animale, lo incornò procurandone la morte. Presagendo il pericolo accorse la madre del leoncino che ormai giaceva a terra esanime. La leonessa si avvicinò al corpo senza vita del figlio e cominciò a lamentarsi piangendo amare lacrime di dolore. Trovandosi a passare di lì un cinghiale e udendo le lagnanze della leonessa, così l'ungulato, con tono di biasimo, si espresse verso la regina della foresta: "pensa a quanti animali ci sono che hanno motivo di piangere la perdita dei loro figli, la cui morte è stata causata da te".
EsopoFavole
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